Voto 7.5
È il capitano che ogni tifoso giallorosso ha sempre sognato, grintoso, con una gran cultura del lavoro e con la maglia tatuata sulla pelle.
Ormai anche nel modo di parlare (era inevitabile se come maestro d’italiano hai Corvino) l’asso danese dimostra una salentinità quasi viscerale e sarà un gran peccato che le nostre strade dovranno dividersi prima o poi.
Ha mantenuto le aspettative riposte anche in massima categoria, dimostrando di poter fare la differenza anche qui.
Il salto di categoria l’ha pagato in alcune circostanze, ad esempio nelle due gare casalinghe con Empoli e Cremonese, in cui però si può dire quasi con certezza che la disposizione della squadra lo penalizzava lasciandolo troppo solo nel mezzo; è infatti bastata una squadra più alta e stretta e la fisicità di Blin per riportarlo stabilmente tra gli MVP di ogni match.

Un piccolo neo nella sua stagione è il rosso “televisivo” rimediato all’olimpico, per un intervento che a qualunque latitudine calcistica avrebbe meritato al massimo un giallo.
Ma lo sappiamo che lu Morten nesciu è il classico giocatore da premier e che se migliorerà nella conclusione dalla distanza non potrà non valere meno di 20 milioni.
Hjulmand ringrazia i tifosi al termine del match
Pantaleo come tutti noi si starà sfregando le mani, per il momento troppo impegnate nell’applaudire questo splendido giocatore e ragazzo, pronto a metterci la faccia in ogni situazione ed a buttarsi tra fumogeni e petardi di una curva festante, 20 metri davanti a tutti gli altri.