Home Approfondimenti Sigarette mai spente... il punto dopo Empoli-Lecce

Sigarette mai spente… il punto dopo Empoli-Lecce

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Nel posticipo della 28^ giornata il Lecce esce sconfitto anche ad Empoli e colleziona la sua quinta sconfitta consecutiva, nonché la tredicesima complessiva del suo campionato, rendendo dunque vana la speranza generale che la sosta potesse sortire effetti di resurrezione nei giallorossi. Se è possibile, invece, si è vista una squadra addirittura più floscia delle precedenti uscite al netto anche di un avversario più vicino al proprio livello ed anch’esso reduce da un momento di difficoltà analogo.
Quello che preoccupa, ovviamente, non è tanto un’altra sconfitta in sè (seppur noiosa), visto e considerato che è passata un’altra giornata e il margine di punti dal Verona terz’ultimo è rimasto lo stesso, ma il fatto che ancora una volta la formazione di Baroni abbia concluso le ostilità senza segnare e soprattutto senza mettere a referto nel tabellino nemmeno un tiro nello specchio della porta.
Difficile dire cosa stiano attraversando Hjulmand e compagni da un punto di vista psico-fisico, ma è palese che sia subentrato un blocco prima di tutto mentale, tant’è che ieri fino al vantaggio dei padroni di casa su rigore (a tal proposito gentilmente offerto dal capitano) i giallorossi sembravano avere un atteggiamento speculativo sul pareggio, nonostante anche degli spazi interessanti come a far pensare all’esterno ad un ipotetico biscotto di cui evidentemente gli azzurri non erano messi al corrente…
Certo è che anche un pareggio, senza segnare, poteva scrollare di dosso un qualcosa che adesso si fa veramente pesante, nonostante da un punto di vista di classifica non è cambiato praticamente nulla.
Paradossalmente ora una gara come quella col Napoli potrebbe mettere i giallorossi nelle condizioni ideali per ritrovarsi, a livello essenzialmente di prestazione non magari ovviamente di risultato, fermo restando che Strefezza e soci devono assolutamente riordinare idee e piedi per l’impegno nuovamante casalingo di domenica 16 contro la Samp. Superare indenni o quasi (a livello di classifica) anche il prossimo turno ci metterebbe nelle condizioni, battendo i blucerchiati, di ipotecare la salvezza e di fatto spazzare via definitivamente gli spettri di questo periodo. Del resto per la legge dei grandi numeri prima o poi torneremo a segnare.
Come spesso mi piace dire è inutile sparare sulla croce rossa, siamo questi, probabilmente abbiamo fatto tanto prima. Ora l’importante è condurre in porto la nave. A qualunque costo, e le manovre sono ancora a nostra ampia disposizione, nonostante tutto.
Sì perché anche ripetere sempre “è grazie al Verona che siamo lì” è vero fino ad un certo punto (ammesso che conti qualcosa il per come…), comunque i 27 punti non li abbiamo vinti alla lotteria, ma sono stati conquistati da questi stessi ragazzi.
Perciò, adesso, l’unica soluzione è compattarsi e trasmettere fiducia dall’esterno per quanto possibile, poi a fine stagione chi di dovere farà i conti per capire dove sono arrivati i limiti strutturali della squadra e quelli dell’allenatore.

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