Home Approfondimenti Sigarette mai spente... il punto dopo Lazio-Lecce

Sigarette mai spente… il punto dopo Lazio-Lecce

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Prestazione importante quella del Lecce venerdì sera all’Olimpico, che certamente meritava un finale ed un risultato diverso. Non fosse altro per il gol (rocambolesco) subìto ad una manciata di secondi dalla fine e per il lusso di aver sbagliato un calcio di rigore, seppur nel primo tempo e in una fase diversa del match.
È vero che la Lazio ha probabilmente legittimato il pareggio da metà secondo in poi, ma arrivati a quel punto della partita e soprattutto in questo momento del campionato è davvero una beffa clamorosa difficile da metabolizzare. L’ennesima.

Tuttavia cerchiamo (come sempre) di vedere i lati positivi e direi che ce ne sono almeno due, oltre al fatto di aver mosso comunque la classifica in un turno non scontato.
Il primo è di tipo psicologico: questi ragazzi infatti hanno dimostrato ancora un gran carattere, hanno saputo rimontare nonostante un calcio di rigore fallito e lo svantaggio alla prima occasione. Il secondo è di ordine tattico: finalmente si è vista la mezz’ala (Oudin) d’inserimento come dovrebbe essere in un centrocampo da Serie A; ciò che, a mio modo di vedere, è mancato come il pane a questa squadra nel corso della stagione, molto più che la famigerata punta. Certo il problema resta sempre proporre questo atteggiamento in una partita bloccata con il pallino del gioco in mano, ma lo scopriremo tra sette giorni se è ufficialmente un “tallone d’Achille” oppure abbiamo trovato la “chiave”.

In assoluto, e sulla carta, si può dire comunque che è un punto d’oro visto l’andazzo generale degli ultimi tempi, ma la vittoria dello Spezia sul Milan nel pomeriggio di ieri, per certi versi anche prevedibile per il momento dei rossoneri, rende la “pillola” ancora più amara. Ora sono soltanto 2, infatti, i punti di vantaggio dal terz’ultimo posto, con il Verona che deve ancora giocare la sua partita, per giunta con un Torino ormai privo di obiettivi stagionali e soprattutto allenato dall’ex Juric (a buon intenditori poche parole…).

A questo punto domenica a mezzogiorno con lo Spezia diventa una gara letteralmente vietata ai deboli di cuore, almeno per quel che riguarda noi sugli spalti.
Un match delicatissimo e per alcuni aspetti preoccupante visto il trend casalingo della squadra di Baroni con le dirette concorrenti, ma che in questa settimana dobbiamo sforzarci di vederla ancora una volta come un’opportunità più che una situazione rischiosa. D’altro canto l’aspetto mentale è ciò che determina in maniera più importante gli eventi e per la prima volta nel corso dell’anno anche per noi diventa una partita da “dentro o fuori”. Nessuno dovrà sbagliare e chissà che non sia meglio così visto che la gestione dei punti evidentemente non ci è mai appartenuta.

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