E’ tutto relativo, c’è poco da fare. Dipende tutto da come uno vuole vedere le cose, o da come lo standard situazionale degli eventi che accadono te le fanno vedere. Sta ad ognuno di noi usare il buonsenso per analizzare. Prendi per esempio la partita Lecce-Spezia: l’essere tifoso ti porta alla delusione mista alla frustrazione ma poi razionalizzi e capisci che 1 punto è meglio che niente e “relativizzi” anche la scialba (l’ennesima) prestazione. Prendi la squadra che a febbraio tutti volevano in Europa. Oggi capisci che la squadra è quella l’, è quella che è, e quello era solo un buon momento in relazione a quel determinato periodo. “Relativizzi” anche questo. Prendi anche la contestazione a Corvino. Tutti, nessuno escluso (chi lo fa mente spudoratamente), sanno benissimo che la squadra non è all’altezza del campionato di serie A poiché è stata fatta con i resti dei resti delle rimanenze dei vari campionati del mondo.
Detto questo tutti si scandalizzano per un paio di cori (che fanno da sempre parte dello “Spettacolo” chiamato calcio) indirizzati al Direttore. I cori sono frutto di un amore troppo forte e di una smisurata frustrazione, arrivati a questo punto, capibile. Magari non da tutti, ma siamo difronte pur sempre un sentimento sincero. I meriti del Direttore sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, e grazie a Dio non si perde occasione per renderli ben visibili. I demeriti, però, non possono essere sbandierati. Bisogna dunque relativizzare anche questi cori e non demonizzare una fetta importante del tifo leccese. Ricordatevelo quando fate le foto dagli altri settori, quando mostrate la foto della Curva agli amici e quando fate la sciarpata insieme a loro. Nessuno è perfetto, neanche i ragazzi della curva lo sono, neanche Corvino lo è.
Bisogna avere buonsenso, ironia e intelligenza per analizzare certe situazioni.
Il Mister lo ha già fatto, i giocatori (ne siamo sicuri) si accoderanno al buon esempio del Mister e noi tifosi (social e analogici) ci armeremo di buonsenso per affrontare le ultime due settimane?
Andrea Polo